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Alimentazione e prevenzione oncologica

Con una sana e corretta alimentazione si stima che ben il 50% dei tumori potrebbe essere prevenuto, dato importante dal momento che rappresentano la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari

Il cancro, per definizione, è la proliferazione incontrollata di cellule che distruggono ed invadono i tessuti circostanti; le cause del suo sviluppo sono certamente molteplici, ma il 90-95% è appannaggio di fattori ambientali – tra i quali predominano il fumo (25-30%), l’alcool (4-6%) ma soprattutto la dieta (30-35%). Con una sana e corretta alimentazione infatti si stima che ben il 50% dei tumori potrebbe essere prevenuto, dato importante dal momento che rappresentano la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari. In Italia, i tumori predominano nell’anziano, ma una buona percentuale coinvolge anche giovani e giovanissimi; il più frequente è il tumore alla mammella, seguito dal cancro del colon retto; particolarmente frequenti sono anche quelli alla vescica, alla prostata, all’utero e al polmone.

La scommessa è pertanto la prevenzione: mentre in passato ci si concentrava soprattutto sul sintomo, sulla malattia oggi l’attenzione si è spostata allo stadio preclinico e si punta a non far sollevare i fattori di rischio. Sotto osservazione pertanto non è più solamente la popolazione a rischio, ma tutti – già quando si inizia a fumare, a mangiare male o a smettere di fare movimento la probabilità cresce.

Attualmente vi sono molti studi che cercano di comprendere se e come l’alimentazione influisca sullo sviluppo di carcinomi e tumori al di fuori della sede dell’apparato gastroenterico, per i quali la correlazione non è così ovvia sebbene i dati dimostrino l’opposto.

L’associazione americana di ricerca sul cancro ha stimato la percentuale del ruolo che ha l’alimentazione nelle diverse sedi di patologie neoplastiche: essa ha un impatto che va dal 10% al 75% nella prevenzione. I benefici migliori si hanno ovviamente rispetto a neoplasie gastrointestinali (50-75% per esofago, stomaco, fegato, bocca e pancreas), ma l’alimentazione ha anche una leggera influenza sui tumori tendenzialmente lontani dal tratto gastroenterico come quello della prostata e della cervice uterina (10%).

Spesso quasi tutti sono preoccupati della predisposizione genetica verso il tumore, ma pochi sanno che le cause genetiche incidono del 5-10% nello sviluppo di malattie neoplastiche, quindi alla fine l’impatto del gene è veramente basso. Bisogna precisare quindi che la parte alimentare supera di gran lunga l’impatto della predisposizione genetica in qualunque possibile sede neoplastica si vada a considerare.

Le raccomandazioni per quanto riguarda la prevenzione delle neoplasie a cura del World Cancer Research Fund:

  1. Cerca di essere più magro possibile senza diventare sottopeso;
  2. Mangia una varietà di frutta e verdura, cereali integrali e legumi;
  3. Limita il consumo di carne rossa ed evita la carne processata;
  4. Non usare supplementi;
  5. Limita il consumo di alcolici;
  6. Limita il consumo di alimenti ricchi di sale.

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