L’educazione alimentare è un percorso che mira a fornire le basi per un’alimentazione equilibrata e varia, senza privazioni inutili o eccessi, ma adattata al proprio stile di vita e ai propri bisogni.
Apprendere quali sono le corrette quantità e frequenze con cui consumare i diversi alimenti, riconoscere i propri segnali di fame e sazietà, distinguere il cibo necessario da quello superfluo: questi sono i fondamenti di una dieta che possa dirsi davvero sana e sostenibile.
Il gonfiore addominale è un disturbo comune che può causare disagio e imbarazzo, spesso dovuto a cattive abitudini alimentari, intolleranze, stress o variazioni ormonali.
Una dieta mirata può essere di grande aiuto per ridurre la produzione di gas intestinali e migliorare la digestione, contribuendo così a ridurre il fastidio della “pancia gonfia”.
Una dieta antinfiammatoria è pensata per contrastare l’infiammazione cronica e prevenire le patologie correlate come malattie cardiache, diabete, artrite e tumori.
Adottare abitudini alimentari sane può aiutare a proteggere il corpo dai danni dei radicali liberi e a migliorare il benessere generale.
La dieta personalizzata va elaborata in base alla condizione fisio/patologica del soggetto in esame, allergie o intolleranze alimentari, attività fisica ecc.
Il fabbisogno energetico del soggetto dipende sia dalla persona sia dallo stile di vita che conduce; la maggior parte delle calorie dev’essere assunta nella prima parte della giornata.
La nascita della dieta vegetariana risale all’Antico Egitto dove, nel 1550 aC, i soggetti appartenenti alla classe sacerdotale non dovevano consumare alimenti di origine animale perché considerati impuri; tuttavia a quel tempo anche la popolazione generale era almeno vegetariana perché la carne non era accessibile a tutti.
Dall’Antica Grecia al Medioevo sono tantissimi i pensatori che richiamano il pensiero vegetariano, da Pitagora influenzato dalle correnti orientali (le religioni orientali – induismo, buddismo e taoismo – invitano ad vegetarianismo per via della reincarnazione) a Socrate che invece ne individuava una motivazione maggiormente politica: l’allevamento richiede un maggior quantitativo di terre e per ottenerle si rendono necessarie delle guerre.
Nell’avvicinarci ad una dieta vegana, spesso non si hanno punti di riferimento consolidati, e si tende a improvvisare, con effetti potenzialmente dannosi. La dieta vegana, infatti, può dirsi salutare e completa solo se bilanciata per soddisfare tutte le esigenze nutritive. Ecco perché se desideri avvicinarti ad una alimentazione vegana dovresti rivolgerti ad un professionista della nutrizione qualificato e competente.
La Dieta Mediterranea nasce grazie alla scoperta dello scienziato Ancel Keyes che notò una maggior aspettativa di vita e una minor incidenza di malattie cardiovascolari tra le popolazioni del bacino mediterraneo. Il biochimico-fisiologo americano, nel suo libro pubblicato nel 1975, prevedeva nella suddetta dieta: il consumo di molto pane, piatti completi e nutrienti come pasta e fagioli, poco condimento, tanta verdura e frutta fresca per dessert, la carne in modeste quantità e solo una volta a settimana ed inoltre un modesto consumo di vino durante i pasti.