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ll Radicchio rosso di Treviso IGP tardivo

Produzione 

ll Radicchio rosso di Treviso IGP tardivo è il re dei radicchi.

Per essere l’autentico Radicchio rosso di Treviso IGP deve provenire dall’area tipica posta fra le province di Treviso, Padova e Venezia e deve essere ottenuto secondo la tradizionale tecnica di forzatura ed imbianchimento durante la quale i mazzi, dopo la raccolta, vengono immersi fino in prossimità del colletto in vasche riempite con acqua corrente di risorgiva alla temperatura di circa 11°C. Dopodichè vengono coperti con teli scuri ed in assenza di luce, si iniziano a formare nuove foglie che mettano in evidenza la colorazione rosso intensa della lamina fogliare. In seguito, i cespi vengono sottoposti a “toelettatura”, in cui si eliminano le foglie esterne, si recidono le radici e per finire vengono accuratamente lavati e confezionati. Una volta pronto, all’aspetto, si presenta nella tipica forma lanceolata, con germogli regolari e compatti che tendono a chiudersi all’apice. Il lembo fogliare si presenta di colore rosso intenso con una nervatura principale di colore bianco. La sua forma inconfondibile lo rende oltremodo regale nell’aspetto, unico nel sapore con quel suo gusto adulto, gradevolmente amarognolo e croccante.

Perché IGP

Il termine Indicazione Geografica Protetta (IGP) identifica un prodotto tutelato da apposite norme dell’Unione Europea – ed in particolare sta ad indicare il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare.

La coltivazione del radicchio rosso di Treviso tardivo IGP è possibile solo nelle campagne di 24 comuni del Veneto, 17 in provincia di Treviso, 5 in provincia di Venezia e 2 in quella di Padova.

La produzione è quindi collocata nell’area pianeggiante del Veneto centrale, caratterizzata da estati calde e inverni piuttosto rigidi che incidono profondamente nel ciclo vitale della pianta. I terreni sono fertili e soprattutto ricchi di acqua: si tratta infatti dall’area solcata dalla cosiddetta “linea delle risorgive” che divide l’alta dalla bassa pianura.

Proprietà del radicchio 

Secondo un detto popolare, il radicchio rosso di Treviso è il dono che l’autunno fa all’inverno, per rallegrare con i suoi colori i campi ormai brulli e incupiti dalla stagione. Il suo nome scientifico è Chicorium Intybus e appartiene alla famiglia delle Composite, gruppo delle cicorie.

È anche conosciuto come l’“aspirina di Ottobre”, perché grazie ai suoi principi nutritivi rinforza l’organismo depurandolo dalle scorie: possiede, infatti, innumerevoli proprietà benefiche per la salute del nostro organismo, grazie all’alto contenuto di antiossidanti flavonoidi fenolici come zeaxantina e luteina.

È indicato anche per le diete e i regimi alimentari controllati, in virtù del suo ridotto apporto calorico (23 Kcal per 100 grammi di prodotto) e nella sua composizione troviamo:

  • 93% acqua
  • 1,3% proteine
  • 1,9% zuccheri
  • 0,5% grassi
  • Vitamine A, gruppo B, C, E, K
  • magnesio
  • ferro
  • fosforo
  • potassio
  • selenio
  • zinco
  • rame
  • manganese.

Benefici a livello gastrointestinale 

L’elevato contenuto di acqua, unitamente alla fibra presente, favorisce la funzionalità intestinale. Per questo il radicchio è utile anche in caso di stipsi, mentre la presenza di  inulina mantiene in salute il colon, promuovendo la crescita della flora intestinale e inibendo la proliferazione di batteri che sono invece nocivi al nostro organismo. Inoltre, le sostanze amare (in primis: intibina) presenti nel radicchio stimolano la produzione di bile, favorendo la digestione, in particolare quella dei grassi, e sostenendo la funzionalità del fegato, che si mantiene così sano ed efficiente.

Molte malattie degenerative del tratto gastrointestinale, come il tumore del colon-retto o le malattie infiammatorie dell’intestino, sono associate ad uno stato persistente di stress ossidativo che deriva da uno squilibrio nella produzione di radicali liberi e le difese antiossidanti cellulari a livello dell’epitelio intestinale. Risulta dunque fondamentale l’introduzione di antiossidanti nel nostro organismo tramite la dieta.

I risultati mostrano che il radicchio rosso di Treviso può rappresentare una buona fonte di sostanze fitochimiche nutraceutiche (i fenoli totali e le antocianine) per la salute dell’intestino.

Utile in caso di diabete e dislipidemia

Le fibre alimentari, associate all’acqua, incrementano il proprio volume in fase digestiva dando un senso di sazietà e facilitando il transito intestinale del cibo. Il 20% circa delle fibre contenute nei radicchi sono di tipo solubile. Le fibre solubili hanno potere ipoglicemizzante e ipotriglicerizzante.

Si tratta di un ortaggio consigliato anche nella dieta per diabete di tipo II, sia perché l’inulina che contiene aiuta a regolare la glicemia, sia perché la fibra presente trattiene gli zuccheri presenti nel sangue.

Per questa ragione, un pasto ricco di carboidrati se associato a una buona dose di fibra solubile risulterà con un carico glicemico inferiore. Cioè, la fibra produrrà una minor velocità di assorbimento di quei carboidrati dell’alimento a indice glicemico alto. Questo risulta importante tanto nei soggetti sani quanto in soggetti diabetici.

La fibra solubile è in grado di influenzare anche il riassorbimento dei grassi, per lo più trigliceridi.

Infatti, presentano molecole steroidee vegetali, dette fitosteroli, sostanze strutturalmente e funzionalmente simili al colesterolo animale che non vengono normalmente assorbite, se non in piccolissima parte, a livello intestinale. I fitosteroli sono in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, soprattutto riducendone l’assorbimento enterico, come dimostrato da numerose evidenze scientifiche e cliniche.

Aiuto per le ossa

Il calcio e il ferro favoriscono il metabolismo delle ossa, rafforzandole, mentre la vitamina K è utile per la formazione di nuovo tessuto osseo e per la densità ossea.

La presenza di tali minerali fanno del radicchio un alimento utilizzato in caso di demineralizzazione dell’organismo.

Benefici per l’apparato cardiovascolare 

I polifenoli sono ben rappresentati nei radicchi rossi, in particolare le antocianine che sono responsabili del colore rosso-violaceo dei radicchi e, cosa più importante, sono potenti antiossidanti dalle grandi proprietà benefiche. Queste sostanze non svolgono funzioni nutrizionali ma hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antiaggreganti delle piastrine. Gli antociani, presenti nel radicchio, sono in grado di inibire l’azione di alcuni enzimi coinvolti nella demolizione delle fibre di elastina e collagene, che compongono la parete dei vasi sanguigni; inoltre, la vitamina C è precorritrice del collagene dell’endotelio vascolare, per cui rafforza i vasi sanguigni.

Inoltre, le antocianine svolgono un’azione vasodilatatoria, antiossidante e protettiva sul microcircolo andando a combattere la fragilità capillare (cellulite, varici, emorroidi) e risolvendo quindi  i problemi di ritenzione idrica, perché impediscono la formazione di edemi, cioè di accumuli di liquido negli spazi intercellulari o tra i tessuti. 

Alleato del sistema immunitario 

Sopratutto nel periodo autunnale-invernale quando iniziano a diffondersi le prime influenze ricordatevi che tra le proprietà del radicchio c’è anche quella di rafforzare le nostre difese grazie al ricco contenuto di vitamina C.

Utile contro l’insonnia

La presenza nel radicchio rosso di triptofano aiuta a rilassare il sistema nervoso e a contrastare l’insonnia. Il triptofano, infatti, rappresenta il punto di partenza per la sintesi di alcune sostanze biologiche, tra cui la serotonina (detto l’ormone del buonumore). La serotonina è un precursore della melatonina, l’ormone che regola la qualità e la durata del nostro sonno.

Adatto a contrastare la gotta

La scarsa presenza di purine lo rende adatto al regime nutrizionale contro l’iperuricemia e la gotta. Le purine sono composti azotati che il nostro corpo assume dagli alimenti o sintetizza direttamente per la formazione degli acidi nucleici (DNA e RNA). Nel processo di sintesi e smaltimento delle purine in eccesso, che avviene a livello epatico, l’acido urico (o urato) è il catabolita, cioè il prodotto di scarto, derivante dalla degradazione delle purine.

Conclusioni 

Il radicchio rosso di Treviso rappresenta dunque una vera miniera di antiossidanti necessari a contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare, ma anche di tanti altri nutrienti necessari a una dieta bilanciata, per ridurre il rischio di malattie e migliorare lo stile di vita. Questa verdura in quanto ricca di sostanze come sali minerali (potassio, magnesio, fosforo, sodio, ferro, rame, calcio, zinco, manganese), polifenoli, aminoacidi (arginina, fenilalanina, treonina, metionina, isoleucina, istidina, leucina, lisina, triptofano, valine) e vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J) esercita un’effetto disintossicante, depurativo, favorisce la digestione e previene le malattie cardiovascolari. E’ consigliato in particolar modo a chi ha problemi legati all’obesità, al diabete e all’insonnia.