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La mela 

Le mele sono dei pomi (falsi frutti perché la parte commestibile è costituita dal ricettacolo fiorale) prodotti dall’albero del melo, pianta del genere Pyrus Malus appartenente alla famiglia delle Rosaceae e alla sottofamiglia delle Pomoideae.

La produzione mondiale di mele è di circa 85 milioni di tonnellate per anno. I principali produttori sono la Cina, che da sola copre oltre il 48% del raccolto mondiale, gli Stati Uniti, la Polonia, la Turchia e l’Italia, con 2,5 milioni di tonnellate all’anno. 

Nel nostro paese la coltivazione della mela è diffusa soprattutto nelle regioni del nord Italia, Trentino-Alto Adige in testa , seguito a distanza da Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Val d’Aosta. Una buona parte del raccolto italiano è destinata all’estero, siamo al terzo posto tra i paesi esportatori, un mercato in costante espansione, a fronte di una continua e preoccupante riduzione del consumo interno.

Esistono oltre 7200 cultivar; soltanto una parte di queste sono effettivamente coltivate e commercializzate, ma il numero rimane una testimonianza e un monumento all’incessante opera di selezione e miglioramento genetico portata avanti da centinaia di generazioni di agricoltori e agronomi.

Composizione nutrizionale

Le mele sono composte principalmente da carboidrati ed acqua; sono ricche di zuccheri semplici (fruttosio, saccarosio e glucosio) ma presentano un indice glicemico basso (36 – velocità con cui aumenta la glicemia dopo l’assunzione dell’alimento), e questo è sicuramente dovuto al buon contenuto di fibre.

Una singola mela di medie dimensioni (150-200 g) apporta circa 95 Kcal ma contiene ben 4 grammi di fibre (una porzione rilevante della dose giornaliera raccomandata)

Valori nutrizionali per 100 g di mele:

  • Acqua 86 g
  • kcal 52
  • Proteine 0,3 g
  • Grassi 0,2 g di cui saturi 0,03 g
  • Carboidrati 13,8 g di cui zuccheri 10,4 g
  • Fibre 2,4 g
  • Vitamina C 4,6 mg
  • Indice glicemico 36
  • Colesterolo 0 g
  • Potassio 107 mg
  • Fosforo 11 mg
  • Colina 3,4 mg

Le proprietà  

Che il consumo di mele sia da sempre considerato un toccasana per la salute lo testimonia un celebre modo di dire: “una mela al giorno toglie il medico di torno.”

I dati che emergono da diverse ricerche scientifiche sembrano affermare che non si tratti solo di un vecchio proverbio. Sembra infatti che, grazie alla sua composizione di nutrienti, la mela sia davvero in grado di apportare enormi benefici alla nostra salute.

Mantiene sotto controllo la fame ed il peso

La mela é ricca di fibre (mangiata con la buccia ancora di più), perciò ha un enorme potere saziante: riesce a sopprimere il senso di fame per molto tempo, aiutandoci a resistere alla tentazione di mangiare in eccesso. É perciò utilissima soprattutto per le persone in sovrappeso o affetti da obesità.

Mantiene sotto controllo il colesterolo e la glicemia

La mela possiede anche un basso indice glicemico e può essere inserita tranquillamente nell’alimentazione di chi ha problemi di diabete. Numerosi studi hanno dimostrato, infatti, che le fibre solubili, di cui questo frutto è ricco, sono utili per controllare la glicemia post-prandiale e la glicemia a digiuno.

La mela, in particolare, è ricca di pectina, sostanza non digeribile dall’uomo che si trova specialmente nella buccia. La pectina forma uno strato viscoso nell’intestino che ha il potere di combinarsi con l’acqua, aumentando la propria massa. Questa caratteristica all’atto del consumo produce un senso di sazietà e stimola la produzione di succhi digestivi e gastrici che fa cessare o diminuire il desiderio di mangiare.

Se assunta giornalmente in almeno 6 g, come quella contenuta in circa tre mele, la fibra migliora il controllo glicemico e riduce l’assorbimento di grassi da parte dell’organismo. In particolare del colesterolo “cattivo” LDL, a cui si lega favorendone l’espulsione con le feci. La fibra accelera il transito intestinale del bolo alimentare, normalizzando le funzioni dell’intestino, riducendo l’insorgenza di emorroidi e proteggendo il colon da problemi degenerativi anche importanti, come diverticoliti e infiammazioni.

Combatte l’asma

Secondo alcuni studi la mela sarebbe in grado di combattere l’asma. Le ricerche hanno sottolineato come le sostanze chimiche contenute nelle mele riescano a migliorare la funzionalità polmonare, con riduzione del rischio di asma e di lesioni bronchiali.

Riequilibra la flora batterica intestinale

La pectina contenuta nelle mele ha la capacità di risolvere i problemi di diarrea. Infatti Questa sostanza viene trasformata, dai batteri intestinali, in una guaina protettiva per le pareti dell’intestino, che in caso di diarrea sono “irritate”.

Nei casi di stipsi, invece, la mela cotta ha proprietà lassative.

L’elevato contenuto di antiossidanti presenti nella mela pare essere in grado di proteggere la mucosa di stomaco e intestino dai danni prodotti da farmaci, in particolar modo antinfiammatori non steroidei, e da infezioni batteriche, in specie Helicobacter pylori.

Riduce il rischio di tumore

Diversi studi su umani hanno mostrato che un regolare consumo di mele riduce il rischio per diverse forme di cancro, in particolar modo polmone, colon, seno e ovaio. Anche studi su animali e su colture cellulari hanno evidenziato una importante attività antitumorale per estratti di mela ricchi di fitocomposti: si ritiene che l’attività antiossidante di queste sostanze possa ridurre il danno ossidativo determinato dai radicali liberi, con riduzione della proliferazione delle cellule tumorali, riduzione della sintesi di poliammine ( composti che possono favorire lo sviluppo del tumore e attivazione dei meccanismi di apoptosi che portano al “suicidio programmato” delle cellule cancerose).

É inoltre scoperta piuttosto recente che alcuni oligosaccaridi contenuti nelle mele siano in grado di uccidere le cellule cancerose: si è riscontrato che gli oligosaccaridi della mela sono in grado di uccidere il 46 % delle cellule del cancro del colon umano. Queste sostanze hanno un effetto nettamente più efficace di qualsiasi farmaco chemioterapico utilizzato per combattere i tumori. Un risultato sicuramente da approfondire, ma incoraggiante e davvero eccezionale, considerando che il cancro al colon è la seconda causa di morte per tumore nelle donne di tutto il mondo, e la terza causa negli uomini.

La buccia

Sbucciare la mela è una prassi abbastanza quotidiana.

Ebbene 100 grammi di mele con la buccia contengono 290 mg di composti fenolici totali, 143 mg di flavonoidi e 6 di vitamina C. 

Le mele senza buccia invece contengono 220 mg di composti fenolici, 98 di flavonoidi e 4 di vitamina C. Inoltre le mele senza buccia hanno il 55 % in meno della capacità antiossidante rispetto a quelle con la buccia.

Per quanto riguarda la ceratura delle mele, tale tecnica viene effettutata per evitare la perdita d’acqua, per ritardarne la completa maturazione (quindi allungarne i tempi di vendita), avere maggiore resistenza agli insetti e infine per migliorarne l’aspetto. 

In Europa vengono usati per lo più prodotti naturali con regolamentazioni ben precise e ben più restrittive perfino rispetto alla FDA (Food and Drug Administration) americana.

Se proprio volete evitare il rischio basta una lavata con acqua e bicarbonato per eliminare il problema.

Negli ultimi anni sono state eseguite differenti ricerche riguardo la presenza di pesticidi sulle mele, motivo valido per prediligere sempre l’etichetta bio.

A questo proposito è giusto sottolineare che il Ministero della Salute Italiano e l’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) a livello europeo hanno confermato alti standard di sicurezza alimentare, che pongono la penisola tra i leader mondiali sotto questo aspetto. I residui dei fitofarmaci rilevati risulterebbe di quantitativo inferiore rispetto ai limiti di guardia, senza alcun rischio per la salute.

Controindicazioni

Alla mela non vengono associati particolari controindicazioni, proprio perché rappresenta un alimento molto equilibrato nelle componenti e adatto ad ogni età. 

Le mele possono sviluppare effetti collaterali indesiderati di tipo allergico sopratutto con soggetti allergici al polline di betulla.

L’alto contenuto di pectina con una massiccia assunzione di mele potrebbe portare ad eventuali disturbi intestinali (ad esempio diarrea o gonfiori addominali). Secondo alcuni studi, la pectina potrebbe contrastare l’assimilazione di determinati farmaci, ma si tratta di sintomi molto sporadici.