Il reflusso gastroesofageo è una condizione caratterizzata da episodi ripetuti di risalita di contenuto gastrico verso l’esofago; il sintomo più comune è il bruciore di stomaco – che si manifesta con pirosi o dolore retrosternale.
Dieta per reflusso gastro-esofageo
Questa patologia può esitare in diverse complicanze come esofagite, ulcerazioni, emorragia, stenosi o esofago di Barrett. Il trattamento dietetico non è in grado di curare il disturbo ma ha lo scopo di ridurre al minimo i sintomi associati al reflusso e il rischio della comparsa di esofagite e delle sue complicanze; i cibi normalmente non causano danni ma possono aggravare la situazione per stimolazione della secrezione acida e per distensione delle pareti dello stomaco. Non esistono consigli uguali per tutti ma bisogna andare per tentativi; all’inizio è consigliabile la stesura di un diario alimentare.
La prima regola fondamentale è il controllo del peso corporeo, in quanto sovrappeso ed obesità sono sia dei fattori di rischio sia dei fattori che possono aggravare le manifestazioni – l’esercizio fisico invece risulta benefico. Molto importante la distribuzione frazionata dei pasti che consente di non distendere eccessivamente le pareti dello stomaco.
Per il trattamento di questa patologia sono anche importanti alcune buone abitudini, come evitare di coricarsi subito dopo il pasto e sollevare la testiera del letto di una decina di centimetri; importante non fare sport con la digestione in atto.