Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) l’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo.
Dieta per obesità
L’eccesso ponderale è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, in genere a causa di un’alimentazione scorretta e di una vita sedentaria. Ci sono diversi fattori che possono predisporre allo sviluppo dell’obesità, tra cui figurano quelli ereditari, socio-ambientali con prevalenza nelle classi socio-economiche più basse, comportamentali e psicologici.
L’obesità, oltre che in base alla gravità, vede una classificazione riguardante la distribuzione dell’eccesso di adipe; si ha pertanto un’obesità ginoide (o a pera) ed una androide (o a mela). Nella prima il grasso è depositato soprattutto a livello delle cosce e le problematiche possono essere comportate soprattutto per il peso eccessivo che viene scaricato sulle articolazioni, oppure per la difficoltà del ritorno linfatico e venoso che può raggiungere uno stadio di insufficienza; nell’obesità a mela invece il maggior deposito del tessuto si ha a livello viscerale, ed è una condizione maggiormente rischiosa in quanto qui gli adipociti sono maggiormente irrorati e sono più efficienti nel secernere i loro ormoni – si ricorda che il tessuto adiposo è un vero e proprio organo endocrino – che consistono in fattori pro-infiammatori. L’obesità androide è pertanto associata ad un maggiore rischio di ipertensione, resistenza all’insulina, diabete, malattie coronariche. Le cellule di grasso addominale sono anche più grandi e hanno un ritmo di ricambio di grassi superiore; sono più prontamente mobilizzabili ed hanno un grado di risposta agli ormoni maggiore. Le sostanze liberate dal grasso addominale, entrando nel circolo portale hanno accesso diretto al fegato dove gli acidi grassi contribuis cono a determinare la res is tenza all’ins ulina e l’ipertrigliceridemia con aumento delle VLDL. L’obesità a pera è invece benigna per la salute; gli acidi grassi del grasso ginoide entrano nella circolazione generale ma non agiscono sul metabolismo del fegato.
In caso di obesità, è opportuno rivolgersi a professionisti della nutrizione qualificati e competenti.