Il nutrizionista può intervenire efficacemente nei casi di allergie ed intolleranze alimentari elaborando diete specifiche (soprattutto quando il quadro è piuttosto complesso e difficilmente gestibile) oppure quando si verificano reazioni crociate tra allergeni di varia natura e alimenti.
Dieta per intolleranze ed allergie
Chi sia alle prese con problemi di questo tipo dovrebbe cominciare ad annotare con precisione tutti i cibi e le bevande consumate prima del manifestarsi dei sintomi per identificare, con pazienza, attenzione e con l’assistenza di un professionista del settore, i possibili colpevoli dei fastidiosi disturbi.
I test per le intolleranze validati scientificamente sono pochi, affidabili ed economici e sta al medico individuare se e quali utilizzare.
Nella medicina convenzionale i test attualmente riconosciuti focalizzano l’attenzione alle molecole farmacologicamente attive (esempio lattosio, glutine); infatti non è mai l’alimento che può causare intolleranza, ma una singola molecola contenuta all’interno dell’alimento.
Evitate quindi di affidarvi alle decine di test pseudo-scientifici che sono ampiamente pubblicizzati e che usualmente finiscono per produrre liste enciclopediche di alimenti da evitare.
Esempio Dieta per Intolleranza al lattosio
L’intolleranza al lattosio è determinata da un deficit dell’enzima lattasi, che può essere congenito oppure acquisito per varie cause – infettive, infiammatorie, parassitarie; in questo caso si può tentare una graduale reintroduzione a seguito della dieta di eliminazione. In Italia questa condizione interessa circa il 30% dei soggetti adulti.
Per una dieta povera di lattosio bisogna eliminare il latte ed i suoi derivati, e controllare i cibi insaccati come mortadella, salsiccia, wurstel o in scatola, cui spesso viene aggiunto il lattosio, nonché gli alimenti a preparazione istantanea – compresi caffè e tè solubili. Bisogna prestare attenzione anche agli alimenti in preparazioni pronte in commercio, spesso addizionati con siero di latte.