Ozempic è un farmaco formulato per i diabetici di tipo 2 per la gestione della glicemia ma esso ha avuto un forte successo soprattutto legato alla pubblicità esplosa nei social network “Ozempic-mania”, primo fra tutti Tik Tok. L’interesse come potenziale terapia contro l’obesità non si è fatto attendere: perfino personalità influenti come Kim Kardashian e Elon Musk hanno ammesso di aver utilizzato gli agonisti del recettore del GLP-1 per modificare il proprio peso corporeo.
- chi soffre di diabete di tipo 1;
- i minori di 18 anni di età;
- le donne in gravidanza o allattamento;
- chi soffre di retinopatia diabetica;
- chi soffre di pancreatite e altri problemi al pancreas o ai reni;
- chi presenta una storia familiare di carcinoma della tiroide;
- chi ha una patologia del sistema endocrino nota come sindrome da neoplasia endocrina multipla di tipo 2.
Come per tutti i farmaci da prescrizione, è importante consultare il proprio medico o un altro operatore sanitario qualificato per sapere se questo farmaco è sicuro per sé e quale sia il dosaggio appropriato.
Tra gli effetti collaterali più diffusi si segnalano nausea e disidratazione, ma anche stanchezza, mal di testa e malessere generale. Chi assume questo farmaco può avvertire anche un cambiamento nei movimenti intestinali: in alcune persone può provocare diarrea, mentre in altre stipsi.
Non solo l’intestino, ma anche lo stomaco ne può risentire e manifestare forti dolori, gastrite, gonfiore addominale e vomito.
Tra gli altri effetti collaterali dell’utilizzo di Ozempic si segnalano perdita di capelli, abbassamenti della glicemia, calcoli biliari e pancreatite, una condizione dolorosa che infiamma il pancreas. Questi effetti possono essere così gravi e dolori che impongono di recarsi al pronto soccorso.
Di conseguenza si sconsiglia fortemente l’uso di Ozempic per dimagrire, soprattutto se assunto come rimedio fai da te per perdere peso velocemente.
Attualmente, non è insolito che i medici prescrivano farmaci per un uso “off-label” (ossia, per il trattamento di condizioni diverse da quelle per cui è stato autorizzato). In questo senso, l’interesse per Ozempic sarebbe aumentato perché certi medici avrebbero prescritto il farmaco per fini non idonei o perché i pazienti sarebbero riusciti a reperirlo direttamente online.
Chi non è affetto da una grave obesità ma è leggermente sovrappeso, assumendo Ozempic rischierebbe una perdita significativa e repentina di peso e, insieme, di massa muscolare. La scelta del medicinale a scopi dimagranti non manca di mettere in evidenza un’ulteriore criticità, ovvero la possibile “dipendenza” dalla semaglutide nei pazienti obesi: se il farmaco venisse prescritto senza trattare l’obesità a 360 gradi si rischierà di cadere vittima di continui effetti yo-yo, caratterizzati da diminuzioni ponderali favorite dal farmaco alternate ad aumenti di peso quando la cura viene interrotta – con risultati nefasti sulla composizione corporea e sullo stato psicofisico della persona. Per quanto interessante possa essere la prospettiva di un farmaco miracoloso per la perdita di peso, gli esperti mettono in guardia rispetto i suoi rischi ed effetti collaterali, esortando a non cercare il farmaco per l’uso off-label. L’indicazione migliore sarebbe sempre quella di intraprendere la terapia farmacologica dopo un attento ed accurato colloquio con un medico esperto che possa accertare o meno l’idoneità alla somministrazione di Ozempic. In ultima istanza, è doveroso ricordare che qualsiasi terapia può dare i benefici sperati solo in presenza di uno stile di vita salutare, a partire dalla qualità delle abitudini alimentari e dell’esercizio fisico. Ebbene, nessun rimedio è in grado di sostituirsi a un’alimentazione varia ed equilibrata e allo svolgimento regolare di attività fisica, a una corretta igiene del sonno, alla dedizione al riposo e allo sviluppo di strategie orientate a gestire lo stress, al coltivare relazioni sane e alla consapevolezza nei confronti dell’uso di sostanze psicoattive che generano abitudine e di altri fattori di rischio legati al comportamento.
In conclusione, voglio quindi sottolineare l’importanza dell’educazione alimentare anche in caso di cura farmacologica, perché è il solo modo per riuscire a mantenere il peso perso dopo la cura, e magari anche accentuare gli effetti della stessa.
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