Per secernere la quantità media di latte giornaliera (circa 750-800 ml) occorrono alla donna 500 kcal in più rispetto al fabbisogno quotidiano normale, almeno per i primi 6 mesi in caso di allattamento esclusivo.
Dieta nell’allattamento
Bisogna anche aumentare la quota di proteine fino a raggiungere il 20% delle calorie totali giornaliere, a scapito invece di quella glucidica (50%) perché i lipidi devono rimanere stabili intorno al 30%.
I rischi dovuti all’alimentazione durante l’allattamento possono invece derivare da sostanze nocive, da una contaminazione microbica o da un’igiene inadeguata in cucina; particolarmente grande è il rischio che mercurio e piombo, diossina e composti diossina-simili passino nel corpo del neonato attraverso il latte materno. La sua composizione inoltre può essere modificata dai grassi assunti tramite l’alimentazione (in particolare dalla loro composizione), da vitamine e alcol, inoltre anche la caffeina e la nicotina possono interferire.
Alcuni bambini reagiscono con coliche e flatulenze a determinati cibi consumati dalla madre ma non sono tuttavia possibili generalizzazioni in merito agli alimenti da evitare.
- Si consiglia solitamente di prestare attenzione al consumo di:
Spezie, aromi e alimenti dall’aroma intenso – potrebbero conferire degli aromi particolari al latte non graditi dal bambino; - Insaccati, uova o carni crude, crostacei, molluschi, selvaggina – possono provocare disturbi intestinali al bambino;
- Agrumi, arachidi, dadi, frutti di bosco, pomodori, latticini – possibile effetto allergizzante, soprattutto se esiste una predisposizione familiare;
- Fagioli, frullati, lieviti e latticini – favoriscono la formazione di gas e possono aumentare la frequenza di coliche nel lattante;
- Alcol – in quanto passa nel latte materno.