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“Il cibo che mangi può essere o la più sana e potente forma di medicina o la più lenta forma di veleno”

Ann WigmorePro Acrobat

La dieta dell’ananas farebbe perdere cinque chili in soli tre giorni. La dieta della banana invece, garantisce la perdita di tre chili in quattro giorni. Dalle diete che promettono di perdere in poco tempo diversi chili alle barrette sostitutive dei pasti, sono tante le insidie che si nascondono dietro i vari rimedi per dimagrire una volta per tutte. La verità è che non solo si rischia un pericoloso effetto yo-yo del proprio peso corporeo, ma vanno considerate anche gli squilibri metabolici e nutrizionali di un regime alimentare troppo povero.

L’errore più comune è quello di volere tutto e subito, senza tenere conto degli effetti negativi di una dieta fai da te, come di una restrizione calorica non controllata: si priva il nostro organismo dei nutrienti che svolgono funzioni essenziali. Un tipico esempio è: “non mangio carboidrati perché sto meglio senza”, “non mangio pasta perché fa ingrassare”; la morale è che a meno che non abbiate intolleranze o patologie accertate, potete mangiare tutto però in dosi equilibrate.

La maggior parte delle persone che inizia una dieta fai da te si ritrova dopo poco tempo ad abbandonarla: non solo la dieta si rivela “difficile” da rispettare, ma anche l’umore non regge più tale sacrificio. La spiegazione scientifica alla base della perdita del buon umore sta nel fatto che una restrizione di zuccheri e di carboidrati fa calare l’ormone della serotonina, rendendoti più irritabile, stanco e depresso. Per di più tali diete causano la perdita di massa magra invece di diminuire la percentuale del grasso corporeo.

Un’altro punto è non accanirsi sul calcolo delle calorie, ma valutare anche la qualità degli alimenti perché ricordiamoci che è ben diverso nutrirsi con 2000 kcal di buon cibo rispetto a 2000 kcal di fast food.

Il sovrappeso e l’obesità sono un problema reale di salute pubblica che richiede il supporto di un professionista, il quale analizza il contesto, valuta il regime e definisce gli strumenti e gli obiettivi da raggiungere. Le diete auto-imposte non fanno dimagrire, ma anzi potrebbero portare a squilibri nutrizionali e un insufficiente apporto di vitamine e sali minerali oltre all’eventuale sviluppo di patologie e disturbi psico-comportamentali.
L’intervento più efficace è quello che aiuta ad adottare comportamenti alimentari salutari e stabili nel tempo e si basa su strategie di sostegno al cambiamento. In una dieta equilibrata quindi si limita l’assunzione di cibi più calorici a favore di quelli più salutari.

Infine, così come si presta attenzione alle abitudini alimentari, bisogna limitare la sedentarietà, privilegiare gli spostamenti a piedi o in bicicletta, e praticare regolarmente un’attività fisica piacevole.