Sport

Nelle sedute di visite per sportivi rilevo che gli atleti hanno spesso un alimentazione squilibrata e pensano di migliorare le proprie performance con il massiccio utilizzo di integratori alimentari.

Quello degli integratori alimentari è un business estremamente redditizio e attraente per le aziende: solo negli Stati Uniti, la patria degli integratori, il mercato vale oggi circa 30 miliardi di dollari e ci si aspetta che cresca ancora. L’Italia non è da meno: un giro d’affari nazionale di quasi 3 miliardi di euro nei canali farmacia e grande distribuzione.

Gli integratori alimentari:

Normalmente, quando un atleta ha un’alimentazione varia e completa, non ci sono necessità di assumere integratori multivitaminici o di minerali. L’uso di integratori, beveroni arricchiti di aminoacidi o proteine in polvere non trova, negli sportivi una giustificazione nutrizionale. In caso di specifiche necessità, la cosa migliore è sempre quella di consultare un professionista della nutrizione, evitando il “fai da te” o i consigli di persone non qualificate. Anche l’impiego di prodotti ergogenici deve sempre avvenire a seguito di un’attenta valutazione generale dello stato fisico del soggetto e delle sue necessità agonistiche, previa valutazione della sicurezza, efficacia, validità e conformità al codice antidoping delle sostanze in questione.

Seguendo una dieta mediterranea e uno stile di vita corretto non c’è nessun motivo di usare integratori di cui non abbiamo, tra l’altro, prove di efficacia. Gli integratori possono essere utilizzati come supporto, dopo un periodo di malattia o convalescenza, in quelle situazioni in cui il medico ritiene che ci sia bisogno di un’integrazione alimentare.